Sunday, October 30, 2005


MODA AUTUNNO/INVERNO 2005

D'ora in poi, mi raccomando, tutti in giro con questa t-shirt. Vi mettiamo l'immagine si sa mai che sbagliate maglietta e ne comprate un'altra.

Guardate cosa è successo a un ragazzo che la indossava...
E' naturale che a questo punto daremo maggiormente in testa al Vaticano, a prescindere. Al di là dei Cradle Of Filth.

Saturday, October 29, 2005



OPETH - Ghost Reveries (Roadrunner 2005)

Uno dei dischi che sta facendo parlare un sacco in questo ultimo periodo è il qui presente Ghost Reveries degli Opeth, formazione lodata da tutti (addirittura GrindZone li ha spiattellati in copertina) che vanta una discreta quantità di fan i quali darebbero anche il culo pur di vederli suonare dal vivo. E, insomma, pare che 'sti Opeth dal vivo siano degli spessoni (vedremo il 13 Dicembre) e pare che anche su disco facciano dei lavori coi controcoglioni. Questo è il pensiero comune, quello che i metallari affermano. Siccome noi "pensiamo Pantera" e "pensare Pantera" vuol dire applicare ad ogni opinione personale e non la filosofia di Anselmo e soci secondo cui "Trust No One" tutta la vita, allora noi siamo andati ad ascoltare Ghost Reveries. Conosciamo già gli Opeth, abbiamo sentito i dischi precedenti e non c'era male...Questo Ghost Reveries si difende bene soprattutto perché mette in luce la vena prog della band. Ebbene sì, talmente prog che sembra di sentire (a volte) i Porcupine Tree (sarà mica un caso che il produttore è lo stesso?). Death-Prog-Rock. Tempi tagliati, precisione svizzera e arrangiamenti da secchioni di conservatorio. Voce growl alternata a quella melodica. Eleganza oscura/gotica nello stile, pettinerìe assortite, bla bla bla. Va bene, va tutto bene, per carità. I brani sono fighi, ti prendono alla grande e il "genere degli Opeth" è inattaccabile. Però, ragazzi miei dai capelli lunghi e dai vestiti neri: non potete scrivere otto brani da dieci minuti l'uno! Vi rendete conto che sono TROPPO lunghi? Oh, nessuno (e sottolineo NESSUNO) l'ha mai ammesso! Tutti a scrivere recensioni che nemmeno il più democristiano dei democristiani...Cioè dopo un po' uno si rompe anche i coglioni. Voglio dire, ok che gli Opeth sono bravi a suonare però non è che dovete per forza parlarne bene. DIECI MINUTI A PEZZO SONO TROOOPPIIII! Ve lo volete mettere in testa o no? E in più mi state anche sul cazzo perché pretendete che la gente stia a sentire tutto l'album fino alla fine. Dai, siate ragionevoli. Uno nella vita ha altro da fare. Tipo ascoltarsi Mata Leao dei Biohazard (ogni brano dura due minuti e mezzo, perfetto) o attivarsi per liberare Mike Williams degli Eyehategod che in questo esatto momento è in prigione.

Wednesday, October 26, 2005

Braccia rubate alla... CARPENTERIIIIIIIAAAAAAAAA?!?

Former GORGUTS mainman Luc Lemay has posted the following message on the group's official web site:
"It's true that I've decided to end GORGUTS last year (...) I took a long break from music and started my own business. I'm a full-time self-taught wood-carver now. I have a nice workshop, I design and build fine furniture and I carve a lot of signs for business."

La prossima volta scrivo una recensione degli U2, sai mai che funzioni e Bono si metta a fare l'arrotino levandosi finalmente dai coglioni...

AAA: Cercasi numero OTTO negri incazzati per farle il culo seriamente.
Disponibili a farsi fotografare durante l'atto.


Monday, October 24, 2005


AAVV - Roadrunner United (Roadrunner 2005)

Andiamo con ordine. La Roadrunner nei suoi 25 anni di storia ha pubblicato dischi fondamentali e scoperto gruppi che hanno fatto la storia del genere. La Roadrunner da qualche anno sembra aver scoperto che si possono fare fior di dollaroni creando e sfruttando trend e mode varie. La Roadrunner da qualche anno becca un disco decente all'anno, quando va bene. Ora, fare una compilation per festeggiare i 25 anni di attività è cosa buona; cercare di fare qualcosa di diverso dal solito coinvolgendo oltre 50 musicisti del proprio roster presente e passato e facendoli lavorare su brani originali composti da 4 team leader (Rob Flyyn dei Machine Head, Dino Cazares ex Fear Factory, Joey Jordison degli Slipknot e Matthew Heafy dei Trivium) è sicuramente una bella e curiosa trovata. Bene. Adesso che abbiamo fatto i convenevoli da bravi scribacchini oggettivi e al di sopra delle parti passiamo al sodo.

a) della trovata curiosa e nuova non ce ne frega un cazzo
b) su 18 pezzi non ce n'è uno decente

Oh d'accordo, ogni brano è diverso, sembra scritto su misura per il cantante chiamato ad interpretarlo, di metallo (anche quello brutto e cattivo, vedi il pezzo cantato da Glen Benton) ne cola parecchio da ogni solco. Peccato che tutto sia scritto col pilota automatico; certi riff Cazares e Flynn devono averli presi da pezzi di scarto dei loro peggiori dischi e poi riadattati alla meno peggio, gli altri sono semplicemente brutti, insulsi e messi insieme senza un minimo di coerenza. E' come un All Star Game: grandi nomi e nessun senso logico, tutti i giocatori che stanno attenti a non farsi male (tanto non c'è niente in palio) e svolgono il loro compitino senza dannarsi l'anima. Operazione di marketing furbetta o vero tentativo di fare qualcosa di nuovo? Poco importa: se un disco fa schifo merita di volare dalla finestra e basta, lui e tutti e 55 i cazzoni che ci suonano sopra. Che tornino a farsi vivi quando hanno qualcosa da dire, e che sia decente almeno, che non abbiamo mica tempo da perdere con le cazzate masturbatorie del primo cantante dei Trivium che passa.

PS: io la copertina la metto, così se lo vedete in giro potete farlo in mille pezzi a colpi di cric e fare un favore all'umanità.

Saturday, October 22, 2005

FEAR FACTORY - Transgression (RoadRunner 2005)
Se penso che questo qui dovrebbe essere il gruppo di Demanufacture mi vien male. Dico "Dovrebbe" perchè da quando non c'è più Dino Cazares i Fear Factory sono sprofondati nella merda che già si palesava con Obsolete, ma in realtà sono caduti anche più in basso. Cazares era probabilmente uno strnzo e sicuramente un ciccione bastardo ma almeno quei riff li aveva inventati lui e se c'era qualsiasi possibilità di farci sopra qualche variazione, lui era quello che poteva farcela. Christian ex-bassista ci s'impegna ma i "riffoni" sono poi dei brutti scarti di Cazares e nel frattempo ci s'è messo Burton C. Bell al quale evidentemente nessuno ha il cragigo di dire che non è buono di cantare pulito. Già in growl non è il migliore del mondo quanto a profondità, ma pulito è proprio stonato. Comunque Transgression è fatto sostanzialmente di materiale di riciclo, con una mezza idea trascinata per le caviglia per cinquantatreè minuti, e non è neanche una buona idea: rendere meno circolare e più lineare il classico suono dei Fear Factory. Ma chissenefotte! Mi sembra ora di sciogliersi e anche in silenzio senza far troppe scene. non metto neanche la copertina così non rischio che vi piaccia che poi magari ve lo comprate.

Monday, October 17, 2005

Sunday, October 16, 2005


SETH PUTNAM: lui è DIO.

Prossimamente intervista, a Seth.

"We did a show on August 27 in Albany and we played ‘You’re in a Coma’ for the first time ever live. I don’t want people to think I’m a hypocrite. I don’t want people to think that I can’t make fun of myself."

PETIZIONE: FREE MIKE WILLIAMS!!!!

Per aiutare il metal, mandate 10 euro all'indirizzo qui sotto, tanto lo vedete perché l'ho messo in evidenza.

Legendary New Orleans sludge kings EYEHATEGOD have issued the following statement:

"[EYEHATEGOD frontman] Mike Williams has been arrested, and is being held in Morgan City Jail, about an hour west of New Orleans. We won't elaborate on the details as a precautionary measure; if you'd like to know, write him (info below). he was on probation at the time of his arrest, so having a cop breathe in his general direction was a threat to his freedom.

"As of [mid-September], Mike was in good spirits. Jimmy [Bower; EYEHATEGOD/SUPERJOINT RITUAL guitarist, DOWN drummer] was able to visit with him, and said he looked healthy, and most importantly, has a positive outlook and good sense of humor with regards to his situation. He did say they had no TV, so drop him a line; show your support when it counts the most. No magazines, CDs, stickers, etc... just letters. Keep in mind that his letters are screened, and this a small, Christian town (this is a major understatement). Please do not write anything that may affect his treatment as an inmate. We wanna keep his only connection to everyone wide open.

"We will be releasing a two-CD set in order to raise money for his defense. One will be our set from Tokyo (three songs from this are featured on 'Preaching...'), and the other from our last tour. Both recordings sound great. We will release this on the band's 'label,' Press Pause Media/Cassettes, so that ALL of the money, excluding pressing costs, will go toward Mike's defense. Any help with distro, advertising would be greatly appreciated as we barely have enough $$$ to press this. We will try to have this out within a month. Contact Gary (ghawg@bellsouth.net) for anything related to this release. Seriously, your help will make a difference."

Mike Williams' contact address:

Morgan City Jail
ATTN: Mike D. Williams (inmate)
P.O. Box 1670
Morgan City, LA 70380
USA

SCUM (DogJob/Tuba Rec 2005)
Gli Scum sono una vera e propria project band, all'interno di essa quindi coesistono (ehhh?!?!? ah ah ah ) varie influenze. NO, RIPARTIAMO. Ok. Scum è l'incontro di membri di Turbonegro (Happy Tom), Emperor (Faust), Zyklon-B (Samoth), Amen (Casey Chaos) e MindGrinder (Cosmocrator) genera qualcosa che sta fra il punk e il black metal delle origini. Immaginario crust-gotico e quell'istinto primordiale di fare un bordellodellamadonna. Suoni portati all'estremo, rock and roll, cazzo quanto sono marci! Gli Scum usano riff semplici semplici e sanno come farli girare nello stereo, che nemmeno gli Amen sono così spessi. Cioè, voglio dire, intitolare un pezzo Deathscumpunkfuck è geniale. E proprio in quel pezzo si concentra l'essenza degli Scum. Discharge meets Darkthrone. Che superkrasti, o supercrusti. Forse esagero, però dopo un pranzo domenicale a base di lasagne al forno gli Scum mi hanno fatto capire che le band metalcore di oggi non valgono un emerito cazzo, o ceppa, o fava. E se da domani tutti iniziassero a fare punk/black? ahahahah sarebbe una figata. Gli Scum ti pettinano di brutto, ti gettano chili di merda in faccia e nemmeno ti danno la pompa dell'acqua per lavarti. Allora, a 'sto punto, letame for life!

Saturday, October 15, 2005

CLAWFINGER - Hate Yourself With Style (Nuclear Blast 2005)
Ohgesùcristo ci risiamo. Uno non fa in tempo a sperare di essersi tolto di mezzo un altro gruppo di merda che eccolo rispuntare con un disco nuovo (ahahah NUOVO!) e un contratto idem. Dopo che per un paio di album nessuno aveva avuto il coraggio di farli uscire dalla Svezia e dalla Germania, i Clawfinger sono di nuovo fra noi - anzi, fra VOI con un bell'album di pezzi inediti (ahahah un'altra volta) che al solito sono un po' metal e un po' rap, pieni di parolacce per fare i duri e intrisi di una sorta di piacere infantile nel "provocare" usando nigger, faggot e via dicendo. Ma quanti anni avreste? Nemmeno mio nipote di otto anni se la spassa così tanto a dire "merda". Beh insomma la Nuclear Blast riscalda anche i Clawfinger, mo', l'abbiam capita. Solo che Hate Yourself With Style è un disco così di merda, ma così di merda che non so nemmeno da che parta cominciare a demolirlo. E' una roba che se ci fosse un ministero della cultura europeo dovrebbe essere proibita per legge. Basta crossover basta chitarroni e hiphop e basta finte provocazioni democristiane che vorrebbero far pensare ma fan solo venire i nervi. Serio candidato a peggior disco dell'anno.

Friday, October 14, 2005


RUMPELSTILTSKIN GRINDER - Buried In The Front Yard (Relapse, 2005)

Ah! Eccolo, come un dardo che avanzando ondivago lacera il proprio bersaglio, silente e letale! Mai cotanta possenza ardì sfiorare i nostri sensibili timpani, perchè fin dal principio è agevole verificare come gli intenti siano puri, i cuori festanti, i trascendenti obsoleti e le melanzane alla parmigiana un po' pesanti se impanate e fritte senza amore e trasporto: Rumpelstiltskin Grinder, e mai appellativo fu più soave e lapalissianamente espressivo! Un omiciattolo burlone, col suo ghigno mefistofelico, epitome di tutta la nostra malsana perversione rifratto su di un semplice discuccio tondeggiante, come uno specchio di ossidiana nera il cui riflesso apre squarci di verità strazianti in mezzo al buio. Ferma la tua mano colpevole, oh nano rabbioso! Frena i tuoi omicidi istinti e i tuoi intenti maligni, considera che l'occultamento di cadavere tramite tumulazione nel cortile anteriore della tua decrepita dimora è pur sempre un reato, vaccamadonna! E lasciaci un attimo di pace, affinchè possiamo brandire il regal dischetto, adagiarlo sullo stereo e allietare i nostri auricolari padiglioni con le tue armoniose creazioni sonore e... e... EEEEEEEH? Uno si fa prendere dalla GAYNA ancora prima di ascoltare il disco e poi si trova davanti QUESTO? Mi prendete per il culo? Cioè, vedo Relapse, vedo un nome stupido, vedo una copertina ignorante... mi aspetto ALMENO un disco grind con tipo 95 pezzi in 13 minuti, non una copia scialba dei KREATOR e dei DESTRUCTION (sì, cazzo, sì, avete letto bene!), che già erano una martellata sui coglioni per i fatti loro... figurati come possono suonare 5 deficenti americani che cercano di copiarli. Lo so che vent'anni fa si usava così, ma che senso ha OGGI (annodigraziaduemilacinque) buttare giù tre riff terzinati alla brutto signore, piazzarci sopra un cantante con una voce da zitella isterica con la raucedine e colorare tutto con un po' di umorismo e ignoranza così la gente può dire 'beh dai, non si prendono sul serio, diamogliela buona'? Col cazzo. Badilate sulle gengive vi prendete, voi e quel troll stronzo che avete in copertina. Non mi fate ridere, ma se mi capitasse mai di vedervi dal vivo vi lancio i big bubble con la fionda. Perchè sono un umorista e sono sicuro che apprezzerete. Ah-ah.

MASACRE - Total Death (Xtream Music 2005)

A parte il fatto che siamo nel 2005 e intitolare un disco Total Death vuol dire che hai avuto un'infanzia veramente brutta e difficile. Più che altro il problema è che 'sto cazzo di ciddì è stato prodotto da Erik Rutan, mi dicono ex-chitarrista dei Morbid Angel (li conoscete vero? sapete chi sono vero? avete minimo 3 dischi loro in casa vero?). Ok, detto questo, i Masacre fanno schifo. Le chitarre sono zanzarose, loro sono brutti: hanno i capelli lunghi, unti e magari si sono fatti anche un trapianto. Dai, perdio (scusa satana), un po' di stile...eccheccazzo! Cioè fai death metal, va bene, però datti un tono figlio mio! Allora il disco è praticamente qualcosa di sconcertante. Voce growl. Doppia cassa, plagio ai Morbid Angel. Poi la terza traccia: voce growl, doppia cassa, plagio ai Morbid Angel. Ma io mi dico: Erik? ma sei scemo? ti sei bevuto il cervello? Produci band uguali ai tuoi Morbid Angel? Nostalgico? Insomma i Masacre non li sopportiamo proprio, nonostante la nostra (di solomacello) militanza metal a volte sfiori il meglio. Cioè il peggio, ovviamente. Ecco la traccia cinque ha un titolo originale, veramente originale: Death Metal Forever. E la sette si intitola Oh My God!! E la bonus track Conflicts For Peace. Non ce la potete mai fare, ma ve lo dico col cuore in mano. Lasciate perdere. Andate, chenneso, a farvi un viaggio da qualche parte, bevetevi una spuma...Insomma non fate uscire più dischi. Ve lo chiedo per favore. Il death metal non fa per voi. Ok, vabeh, in poche e sincerissime parole: inculatevi.

Thursday, October 13, 2005

REBUS METAL DELLA SETTIMANA (l'ho inventato l'altro giorno)

Chi lo imbrocca vince 1 euro e una serata con noi. Fossi in voi non riderei così tanto.





THIAN

MY DYING BRIDE - The Angel And The Dark River (Peaceville 1995)
MAI LETTO NULLA DI PEGGIO. POI SI CHIEDONO COME MAI I GRUPPI BLACK BRUCIANO LE CHIESE.
La trasfigurazione dell’esperienza onirica infusa nelle tenebre più assolute e la full-immersion in una sorta di supplizio dell’anima sono sempre state peculiarità innate del gruppo originario del nebuloso e funereo Yorkshire il quale, con ‘The Angel And The Dark River’, giunge a ledere persino la serenità di coloro che ostentavano inattaccabilità per quel che concerne l’equilibrio emozionale. Proprio lo spingere suggestioni e trepidazioni agli estremi oltraggiando la sensibilità di qualsivoglia essere, rende il presente platter assolutamente unico e degno di raffigurare il sigillo definitivo della dark music moderna.
Guizzo, scossa, trasalimento. Un sussulto continuo dipinto meravigliosamente nei mesti e tragici dodici minuti di ‘The Cry Of Mankind’, dove il recitante Aaron Stainthorpe declama accoratamente il tappeto di note elargite dagli arcani intrecci tra corde ipnotiche e strepitosamente gothic dell’accoppiata Andy Craighan / Calvin Robertshaw, sovrastati dall’estro di Martin Powell che ci assale con una cornice pianofortistica di profondità assoluta. Il cielo si fa sempre più plumbeo con ‘From The Darkest Skies’ dove domina il violino, soffio vitale ed emblema della prima parte di carriera della band e accantonato subito dopo la dipartita di Powell che ci strazia pure con solenni e vampiresche creazioni tastieristiche.La fitta oscurità si impadronisce del palcoscenico con ‘Black Voyage’ che appaga completamente gli adepti del gothic-doom, diventandone un classico imperdibile. Suggestivo il pulsante break basso/voce allucinata, che reca al congedo del motivo in una jam simil-sabbathiana. Gli apocalittici scenari di ‘A Sea To Suffer In’ e ‘Two Winters Only’ sarebbero degne di accompagnare tragedie del rango del ‘Prometeo Incatenato’ di Eschilo o ‘Medea’ di Euripide tanto gli echi si ostentano così profondamente drammatici, mentre una decisa reazione collerica è presente in ‘Your Shameful Heaven’, dove uno scavato e stordente riff d’acciaio rammenta che i nostri sono ancora in grado di aggredire, pur sempre rimanendo incastonati nella cappa inviolabile della più penetrante assenza di luce. Si ripiomba nel vortice del doom più insalubre nella bonus track ‘The Sexuality Of Bereavement’ che reca un intimo bisogno di classicità e rappresentante la catena di congiunzione col materiale precedentemente concepito, coadiuvato dalla manifestazione dei vocalizzi death che, per scelte di natura propriamente scenica, erano stati banditi dal resto dell’opera.
Ciò che colpisce e ferisce è l’assoluta mancanza di una sola, misera nota che rechi colore positivo o riconduca ad una qualsiasi forma di chiarore o energia benevola. Tutto è concepito per riprodurre, anzi, per inscenare tangibilmente una rappresentazione di tragica e luttuosa entità. Vessillo assoluto per il gothic-doom degli anni novanta ‘The Angel And The Dark River’ figura una tenue escursione nella profondità della psiche umana che plana dal tormento incondizionato sino ad arrivare alla pacata e terminale pace dei sensi.
MA SIAMO DIVENTATI PER CASO EUFORICAMENTE E SIBILLAMENTE DEGLI SCEMI BOSCHIVI?!?!!?!??!
MINISTRY - Rantology (Sanctuary 2005)
Oddio un altro. Ma non era appena uscita una raccolta dei Ministry? Ah ma questa c'ha gli "Updated mix"! Me' cojoni! Vorrebbe dire che? Vorrebbe dire che cambia un cazzo, poi. I soliti vecchi pezzi (fighissimi) dei Ministry in un tot di mix tirati a lucido, "aggiornati" appunto. Che cosa ce ne dovremmo fare non è chiaro, così come non è chiaro cosa dovremmo farci delle tre-quattro canzoni live in chiusura - messe lì per far minutaggio. Non è chiaro proprio lo scopo di una compilation del genere. Poi, se non siete proprio dei completi imbecilli i Ministry li avrete ascoltati una volta nella vita e saprete che sono uno sballo, ma il voto di questa rantologia è "sticazzi". Ah, anche il pezzo inedito fa abbastanza schifo, roba che se uscisse qualsiasi altro gruppo con un pezzo del genere ADESSO li copriremmo d'insulti. Però sono i Ministry quindi possono? Un par de palle. Io poi mi chiedo, ma Al Jourgensen, che se non sbaglio mi sembrava anche un po' ripulito e non così rimbambito come a metà anni '90, non era uno che ci capiva qualcosa? Perchè non si oppone a 'ste cazzate? Ma non solo perchè mi viene il sospetto che voglia tirar su più soldi possibile - perchè lui si merita tutti i soldi del mondo. Però perchè non si concentra un momento e, se proprio vuole buttar fuori un'antologia, non ne prepara una doppia e ben fatta, con anche i vecchi pezzi electro/wave? Una bella ricognizione su tutta la carriera dei Ministry. e magari un bel DVD a chiudere il tutto. Ma questo veramente non si regge.

Tuesday, October 11, 2005


GORGUTS - Obscura (Olympic 1998)

Chiamarsi Gorguts fa molto metal. Intitolare un disco Obscura anche. Piazzare in copertina un vecchio barbuto che medita incriccato in una qualche scomodissima posizione yoga non è tanto metal. Mettere una frase di Osho, noto santone-indiano-illuminato-bellalìchevispiegoiocomefunzionabruttignoranti meno ancora (vedi i Cynic). Essere canadesi non lo è per niente, come insegna South Park (la differenza tra Cartman e Osho sta solo nel cinismo, alla fine... il che fa ovviamente vincere Cartman alla grande. Ma forse anche piazzare in copertina Cartman non è roba abbastanza da metallari - sicuramente meno di quanto lo siano, chessò, gli Immortal con un'ascia bipenne in mano). I Gorguts ste caratteristiche le hanno tutte e facendo due conti verrebbe da pensare che no, tirando le somme non sono granchè metallosi. Poi piazzi su il disco e al primo giro ti viene mal di testa. Al secondo ridi. Al terzo cominci a dire 'oh cazzo, qua succede roba interessante'. Al quarto ti escono gli occhi dalle orbite e ti rimangi tutto: questi smetallano pesantemente. E' come prendere tutti quei gruppi death sperimentali/evoluti dei primi anni novanta tipo Atheist, Pestilence e compagni, togliere tutte le parti jazzate e trippose e lasciare solo il pestaggio, i riff sghembi e i cambi di tempo da malati assassini. Attenzione però, che il death tecnico suonato oltre il muro del suono non c'entra una fava: certo, la batteria va a mille, ma i riff in sè non sono roba da far venire i crampi alle dita anche facendo air guitar, sono 'solo' talmente ricercati e sperimentali nei suoni, negli accordi, nelle armonizzazioni e nella struttura che ti sembra di non aver mai sentito niente del genere. Il bello è che non è roba buttata a caso, ha tutto senso e dopo qualche ascolto finisci anche per canticchiarteli e muovere la capoccia a ritmo. E tutto ciò ti spacca la testa. E per questo ovviamente ti piace. E pure parecchio.

Friday, October 07, 2005

TYPE O NEGATIVE - October Rust (Roadrunner 1996)
"Non confondete la mancanza di talento con il genio". Questo consiglio stava scritto sul retro di questo o qualche altro disco dei Type O Negative (tanto son tutti uguali). Infatti! Non confondente i Type O Negative con un gruppo particolare, intenso, sottilmente "progressivo" e inguaribilmente romantico: sono solamente un gruppo noioso e prolisso! Chemmenefregammè di Pete Steele che fa lo pseudonazi per provocare? Chemmenefregammè del lavoro di tastiera più monocorde e semplicistico della storia del metal? Chemmenefregammè di un batterista plastificato con un suono di merde? Chemmenefregammè di una voce bassa e sexy (?) se tanto dice fregnacce teen-gotiche spacciate per Baudelaire in trasferta a New York? Oooh, 'sta roba dura SETTANTATRE' minuti, mica trentacinque, settantatrè! Un'ora e un quarto... della mia vita... per questo? Un pinguino che fa l'autostop? MA DAAAAI! Ah ma c'è il triangolo con un ometto e due femminucce! Già visto: Renato Zero. C'è il vampiro metropolitano! Già visto: Abel Ferrara. C'è la signorina che crepa e io l'amavo! Già visto: lista troppo lunga. Peccato però, l'artwork non è per niente male. Ah-Ah. Tanto valgon le T.A.T.U.
BOLT THROWER - Honour Valour Pride (Metal Blade, 2001)

Anche se siamo partiti parlando di cosechecipiacciono (o quasi), nessuno pensi che in questo blog ci siano solo miele, zucchero e big bubble panna/fragola in omaggio a tizi rozzi e ignoranti che fanno rumore. Qui c'è merda a palate e sangue che copre i muri, perdinci, siamo gente incazzata e brutale, dei veri duri che macinano improperi e insulti gratuiti, pofferbacco. Quindi che merda sia. 'Honour Valour Pride' di merda ne contiene parecchia. Partiamo dal gruppo in sè: checcazzo ti deve dire il cervello per chiamarti Bolt Thrower? A parte che Bolt fa pensare al detersivo e un lanciatore di detersivo non è metal proprio per niente nonono; ma poi anche se mi dici che in realtà è il nome di un'antica arma di non so quale tribù di ungabunga trogloditi, come faccio a prenderti sul serio quando mi presenti delle copertine del genere? E dire che questa è tra le meno peggio, guardate le altre come sono e ne riparliamo. Se poi mi vieni a parlare di onore valore e orgoglio, mi viene anche da pensare che ti prendi sul serio e mi vien da ridere ancora di più... sfido chiunque a trovare epico e fiero un testo che recita 'Erasing all known species / Extinction seen / Corrupting with intent / Inhuman kill machine / Superior objectives / Precedence / Killing fields of continents / Attack the best defence', come si fa? E' un obiettivo del risiko o un disco? Va bene che in vent'anni di carriera e sette o otto album questi hanno usato sempre le solite parole, disponendole solo in ordine diverso, alternandole ogni tanto e forse cambiando qualche aggettivo qua e là, ma se vogliamo fare le cose fatte bene allora meglio 'Obliteration' dei Mortician, che almeno buttano tutto direttamente in merda e a posto così. E poi c'è la musica. Hanno sempre fatto death metal ignorante, ma accessibile, veloce e con un muro di suono, ma con riff catchy e pieni di lick melodici. A volte l'hanno anche beccata, eh, non a caso John Peel (mica il primo Scaruffi che passa) li ha chiamati per una delle sue session qualche eone fa; è lampante però che non hanno più nulla da dire e non sanno neanche più come dirlo. Mid tempo IDENTICI per TUTTO il disco, tanto che le tracce di batteria le puoi pure scambiare a caso e non te ne accorgi, il solito riff che parte con la chitarra solista, si irrobustisce e poi la butta sui grattoni e sul tupa-tupa-tupa groooooooooooawr bzzbzzbzz. A noi i tupa-tupa-tupa groooooooooooawr bzzbzzbzz piacciono e parecchio, è proprio per questo che se sono fatti col culo amiamo farlo notare. E comunque vaffanculo, i Napalm Death sono più veloci e più ignoranti.


PANTERA - Far Beyond Driven (Warner Bros - 1994)

Di lasciare da parte un disco come Far Beyond Driven non se ne parla proprio, no no no e ancora NO. Questi quattro tipi del Texas hanno ribaltato la storia del metal, hanno cambiato molte vite, compresa la mia. Il precedente Vulgar Display Of Power rappresentava solamente il trampolino di lancio (si dice così? no? beh che cazzo me ne frega lo dico lo stesso) di una band pronta a conquistare il mondo. Con Far Beyond Driven, Anselmo & co. diventano detentori assoluti del metal. Attitudine da figli di puttana, Converse All Star, pantaloni da skater e capelli rasati a zero. Insomma, un look da strada. Prima di salire su un palco d'ora in poi non ci sarà più bisogno di cambiare abiti. Così come ti svegli la mattina, fai il concerto la sera. Semplice, no? E poi...vogliamo parlare di quanta marjiuana si fuma(va)no i Pantera? Far Beyond Driven racchiude tutto lo spessore di Anselmo, Dimebag (RIP fratello), Rex e Vinnie Paul. Chitarroni che sembrano trapani, riff che stanno fra l'hardcore e il blues (?!?!?) e una voce stronza, rabbiosa e imitata da tutti quei pischelletti che oggi fanno metalcore. Ah ah ah. Buffoni. Credo che brani come Strength Beyond Strength difficilmente verranno (ri)scritti. Impossibile inventare un giro di chitarra che a metà canzone fà più o meno così: "ta-ra-ta taaaaaaraaaaaaa ta-ra-ta taaaaaaraaaaaaa". Ora, immaginatevi di suonare quel riff davanti a più di 10.000 persone, in un'arena qualsiasi degli States. Ma ascoltate bene il disco e fermatevi a riflettere: la convinzione di 5 Minutes Alone, il death metal alla Deicide di Slaughtered, la cazzutaggine di Use My Third Arm e la conclusiva Planet Caravan. Commovente omaggio ai Black Sabbath. Non è forse quello che ci serviva e ci serve ancora oggi? E' tutto qui dentro, lo spirito metal, quello che si spoglia delle borchie dei chiodi e degli spandex, per dare inizio ad una vita sfrontata e senza regole. E poi, vogliamo parlare della copertina? Quella che vedete nei negozi (azzurra, col teschio) è la cover censurata. Quella originale, NON CENSURATA la potete invece vedere qui, in alto a sinistra. Una bella trave piantata nel culo.

Thursday, October 06, 2005

DISMEMBER - Massive Killing Capacity (Regain 2005 - ristampa)

Massive Killing Capacity è uno dei dischi death metal più ignoranti di sempre, ma anche dei più belli, semprechè non vogliate rompere i coglioni che "quelli prima blah blah blah..."ma lasciate stare perchè tanto non cambio idea. Finalmente la piantano con i pezzi tutti uguali tu-pa-tu-pa-tu-pa che non se ne distingue uno dall'altro, e scelgono dei mid tempo pesissimi, OGNI TANTO intervallati dai brani veloci che però, facendo da contrappunto alla velocità media del resto, non fanno in tempo a trasformare tutto quanto in un macello incomprensibile. Tipo: Casket Garden è un pezzo melodico, con tutte le sue belle chitarrine ga-ga-ga a posto, ma che rende proprio perchè è soffocante e fangoso e zozzo. Tutto il disco è più o meno così, non certo la consueta mattonata nei coglioni che cominciava a diffondersi a metà anni '90 (l'album è del 1995): ricordo distintamente che un pazzo parlò di elementi "grunge" in Massive Killing Capacity e che ci sentì i Soundgarden...! Demenza senile o fregnacce infantili. Poi non ci scordiamo la copertina? Che cosa sarebbe quel coso lì in mezzo? Una sorta di robot da guerra ammazzatutti? EH? Un robot da guerra ammazzatutti??? Cos'altro può essere? Ha una grossa capacità di uccidere, è vagamente antropomorfo e dietro di lui sembra ci sia un campo di battaglia o che comunque stia succedendo qualche grosso casino. Orrendo ma incazzato nero.
IMMORTAL - Battles In The North (Osmose Prod. 1997)

Se il black metal degli Immortal (ma anche di Burzum, dei Dissection e degli Emperor) è sinonimo di disagio sociale allora io ci sono dentro fino al collo. Abituatevi, quindi, a sentirci parlare di black metal, di Norvegia e di gente pittata*. Un viaggio nel Nord Europa, a cavallo di un bob e con chili di cioccolata appiccicosa sciolta in tasca. Battles In The North è un inno al macello, all'ignoranza senza motivo e allo sfogo di repressioni giovanili. Ascoltavo gli Immortal a 17 anni in camera, il sabato pomeriggio con un mio amichetto che mi riempiva di dischi black metal, mentre facevo indigestione di Big Babol al gusto di panna & fragola. Insomma, un modo come un altro per non fare i compiti e per posticipare l'incontro coi libri: cibo e musica. Cosa volete di più dalla vita? Ah, sì, vi racconto del disco. In pratica gli Immortal fanno bordello black metal: batteria ai 1000 all'ora e un cantante che sembra un bue squartato e poi fatto in padella (al burro e RIGOROSAMENTE fritto). La cosa bella è che Battles In The North vanta di una pessima produzione, quindi ci piace. I nomi d'arte di questi due tizi sono Abbath e Demonaz. Il loro è un suono glaciale che vi farà letteralmente cacare addosso dalla paura. Fantastiche le foto all'interno del booklet: in mezzo alla neve con gli strumenti e truccati come dei panda. Li ascoltavo a 17 anni ma li ascolto ancora oggi, non temete. "...northern darkness walks, with me hand in hand...". Compratelo. Scaricatelo. Procuratevelo.

* l'arte del truccarsi, in poche parole il face-painting, un po' come i Kiss. Ma non come gli Slipknot, loro sono dei cretini.