O autoconvincere in questo caso.
Come massaie culone ipnotizzate dall'atonale voce da travone di Mina che snocciola minchiate sulla vita, l'universo e tutto quanto nella pubblicità della Barilla, ci siamo fatti solleticare l'epididimo dai Falls of Rauros.
In questo disco c'è un bel po' di roba 'ultimamente' ci gasa: prima di tutto un nome scemo che richiama la tradizione tolkeniana neanche fossimo ancora tutti al liceo a fumare nei bagni parlando dei Nazgûl, una copertina che ci ricorda quella volta che siamo andati in gita aziendale sui fiordi e il Sindaco ha vomitato perchè gli è venuto su il whaleburger,
slikke fitte
richiami a Lupi e Agalloch - ma non è Cascadian Black Metal perchè è della west coast e i Falls of Rauros sono della east... se fazioni di gansta black sfigoni cominciano a spararsi come i niggaz negli anni '90 siamo a posto -, atmosfere, aperture, passaggi melodici/onirici, pezzi più lunghi delle cartelle esattoriali dell'equitalia... ci siamo capiti.
Ascoltatelo in it's entirety
Dove c'è Metal c'è casa
2 comments:
mi sa che questo non mi piace...
però ci provo..
finchè è gratis
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