Wednesday, January 23, 2008

L’AVEVO PRONOSTICATO, E INFATTI E’ SUCCESSO!
BLOCCATE LE STAMPE DI TUTTI I QUOTIDIANI: I BIOHAZARD SI RIUNISCONO!



il Sindaco pronostica la reunion dei Biohazard il giorno del suo 14° compleanno


Meglio di ricevere una promozione dopo un anno di marine a scuola, meglio di un ferrero rocher a babbo morto, meglio di un porno di Tera Patrick: la notizia della reunion dei Biohazard diventa un evento mondiale. Quante volte ne ho parlato? quante volte vi ho messi in guardia? Come vedete, non dico stronzate. Ora mettiamoci i pantaloni con le tasche laterali, un paio di scarpe da ginnastica, felpa con 3 cappucci e un berrettino dei New York Yankees alla rovescia e iniziamo a saltare dietro le reti di ferro dei ghetti di Brooklyn perché i BIOHAZARD COMPIONO 20 ANNI E SI RIUNISCONO NELLA FORMAZIONE DEGLI ANNI ‘90. Non ci credete?

http://www.roadrunnerrecords.com/blabbermouth.net/news.aspx?mode=Article&newsitemID=88975

Repubblica ci ha già dato la prima pagina e siamo in fase di contrattazione col Corriere della Sera. E in più vi beccate ‘sto torrone allucinante, in cui analizzerò PARTE della discografia della band in questione, ovvero quella degli anni ’90 perché tanto “Kill Or Be Killed” fa steccare.
Evan, smettila di fare i porno e torna sui palchi! Billy: rimettiti quei cazzi di denti dorati che aveviiiiiiiiiiii!!!!!!

Un, due, tre…Gayna©!




BIOHAZARD (1990) Il debutto della band di New York è il primo VERO esperimento di contaminazione che ha dato poi il via al crossover degli anni ’90. Non c’è Rage Against The Machine che tenga, qualsiasi altra band di quel periodo è oscurata dalla presenza dei Bio. I veri padrini di questo genere di cose sono solo loro: crudi ma sentimentali, metal ma anche hip hop, borchie e scarpe tamarre, ma anche bandana in testa e capello corto. E una perseveranza che pure il tizio degli Hatebreed se la farebbe addosso dalla paura.
Pezzi consigliati: “Hold My Own”, “Victory” e “Blue Blood”.

URBAN DISCIPLINE (1992)

Secondo e (ancora una volta) fondamentale lavoro per i Biohazard che con ‘Urban Discipline’ si aggiudicano tutta una serie di consensi che li portano su palchi di grossa entità (Dynamo, per la prima volta). E’ l’immaginario metropolitano, crudele (madonnaputtana) spietato che li ispira nei testi e nelle ambientazioni. Fra un giro in skate e una partita di basket, Evan Seinfeld tira su una gayna tremenda, urlando giustizia e libertà. Più a nudo il lato hardcore, sempre presente il rap in un contesto truce e porcodio. Iniziano, i iohazard, a fare amicizia con la cricca dei Sepultura. Comunque se volete delle coordinate: qui siamo su Sick Of It All, Black Sabbath+Public Enemy. Pezzi consigliati: “Punishment” e “Shades Of Grey”


STATE OF THE WORLD ADDRESS (1994)

Ecco, con questo disco i Biohazard esplodono e vendono milioni di copie in tutto il mondo. Trattasi di un concept, con i brani collegati l’uno all’altro, obbligatorio ascoltarlo tutto d’un fiato. Questo è il disco della consacrazione definitiva, tour mondiali addirittura con Downset e Pantera, sfacelo totale sotto il palco e nascita del fan club chiamato, per l’occasione, DOWN FOR LIFE.
Vi consigliamo tutti i pezzi, non aggiungiamo nient’altro perché tanto sarebbe inutile.



MATA LEAO (1996)

Va via il chitarrista con la faccia brutta (forma i White Devil) e i Bio rimangono in tre. Mata Leao è un disco hardcore, dritto, con pezzi brevi che quasi quasi mi tatuerei la copertina sulla cotica. Rabbia metropolitana e cazzi nel culo. Mata Leao lo metto uno scalino sopra “State Of The World..” anche perché dopo la sua pubblicazione ho visto Evan & co. al Velvet Di Rimini, anno 1996: Biohazard, Dog Eat Dog e Crackdown. Indimenticabile, quasi commovente. Molti giornalisti criticarono questo disco, che reputano noioso, questi giornalisti ora sono stati tutti licenziati e mandati ai lavori forzati. Nessuno potrà mai eguagliare la velocità di Mata Leao.
Pezzi consigliati: “tutti”.


LA STORIA DEL MONDO, QUINDI, FINISCE NEL 1996

E RICOMINCIA OGGI NEL 2008.

1 comment:

Johnny Mox said...

Caro Sindaco. la foto al Velvet di Rimini l'ho qui davanti a me, nelle mie mani. Cosa ti potrei chiedere di tutto in cambio cosa potrei arrivare a chiederti LA COTICA STESSA sulla quale ti sei tatuato il logo di Mata Leao