E' brasiliano quindi negro.
E' milanista quindi fascio.
E' religioso quindi appezzi.
Si fa la doccia almeno 4 volte la settimana con 30 maschi quindi gay.
Serve altro?


EAM THEATER? ANCHE NO.
te a righe bianche e i metto in un angolo, dove da lontano vedo James La Brie, corro a salutarlo ma nemmeno mi incrocia con lo sguardo. Anzi, noto in lui un certo fastidio nel dover per forza sorridere a uno che come me gli dà da mangiare. La tristezza e la delusione iniziano a farsi sentire. Anzi, inizio ad odiarli, e ripenso alla quantità industriale di assoli di chitarra e batteria che per anni mi hanno fatto credere di avere davanti una band coi contro coglioni. Finiti questi pensieri, inizia lo show, loro salgono sul palco e l'effetto è diverso. Non mi interessano più, anzi li trovo piuttosto stucchevoli e "barocchi" come dicono sulle riviste metal. Mi sembrano 5 coglioni messi a suonare. Poi c'è anche il bassista, giapponese di origine, che non mi sta per niente simpatico. Non sorride, mi chiedo se scopa di tanto in tanto o se è sempre a casa a suonare quel basso che esteticamente mi fa anche un po' schifo o "steccare", come dite voi di Solomacello. Il set dura troppo, due ore e mezza, dopo la prima mezzora io decido di darci un taglio con il prog, con le scarpe tamarre e i jeans stretti in fondo e prendo il primo treno che mi riporta a casa. Da oggi sono un ragazzo nuovo, ho scoperto il crossover, ho scoperto le cose truci, ho scoperto le pettinerìe assortite dei Today Is The Day ma soprattutto ho scoperto i DOG EAT DOG!