Monday, November 29, 2010

La nuova iniziativa editoriale si SOLOMACELLO

Già è Lunedì e quindi fa cacare già per quello.
Poi ieri abbiamo anche magnaot la cassoeula quindi siamo un po' appesantiti.
Arrivare in ufficio e scoprire che è morto uno dei più grandi attori della storia del cinema non può che trasformare la giornata in una colata di merda.

Il buniness dei morti, però, ha delle regole precise.
Il cadavere va battuto finchè è caldo.
Se sei in possesso di informazioni infamanti, foto rovinafamiglie, materiale da introdurre clandestinamente in commercio o tuttettrè, devi agire subito.
Come i quotidiani che hanno già i coccodrilli degli over-40 pronti in un cassetto, come le case discografiche che hanno già il cofanetto assemblato di Renato Zero, Gino Paoli e Negramaro (speriamo).

Noi, che con Leslie eravamo camicia e camicia (nessuno voleva fare il culo e quindi ci siam messi d'accordo così), di materiale inedito ne abbiamo a tonnellate. Leslie non era solo un attore comico eccezionale, un bell'uomo e e modello di vita. Era anche uno dei più grandi conoscitori di thrash metal che la storia ricordi.
Fu Leslie a dire a quel grassone sudabondo di Brian Slagel che doveva smetterla di masturbarsi e fondare un'etichetta metal.
Fu lui a consigliare a Lars Ulrich di mollare la carriera circense e di darsi alla batteria.
Fu lui a consigliare a Lars Ulrich di mettere un cuscino sullo sgabello per arrivare al charleston.
E infatti il nanobatterista sposò, anni dopo, una topa di nome Connie NIELSEN. I casi della vita? Era la figlia di Leslie? No. Ma era una gran bella topa.

E quindi: LESLIE, RIPOSA IN PACE.
QUESTO E' IL NOSTRO TRIBUTO A TE!
I soldi non verranno devoluti in bedeficienza proprio per un cazzo.
10 sacchi in tutte le edicole.





 So long Leslie, un Oscar postumo se non te lo meriti tu, chi sennò?




e per finire: CAPOLAVORO ASSOLUTO

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