Fermi tutti!
Gesù ci ha insegnato che se c'è una roba ti piace te ne devi subito pentire quindi PRIMA ti ascolti il disco e POI ti leggi il nostro folgorante report con il rimpianto di non essere venuto.
Solomacello sfida il freddo, le intemperie e la tangenziale per tenere alta la bandiera del Metal e sostenere il PIL! E anche bersi delle birre a metà settimana, se proprio vogliamo fare i precisini.
Comunque, fatto sta che se non siete venuti a vedere i Rorcal l'altro ieri sera allo SGA, oltre ad avere la mamma maiala vi siete pure persi una gayna del signoregesù – e considerato che eravamo in 10 paganti non venite a fare i fighi dicendo che c’eravate, che i presenti li abbiamo schedati tutti. La temeraria truppa di Solomacello una volta tanto arriva in orario perfetto. Così perfetto che è ancora chiuso ed è in corso il soundcheck. Due birrette, un occhio al merch e siamo pronti.
Gli Oaken/Throne aprono la fiera degli schiaffi senza andare tanto per il sottile: suono death/black dritto e violento e pedalare.
I Fuoco Fatuo invece ci buttano dentro anche una buona dose di doom, che col clima che c’è fuori ci sta anche bene.
Poi però arrivano i Rorcal.
"esplicativa"
Se li vedi sembrano i compagni di merende del Sindaco quando era giovane: brutti, sovrappeso e con maglietta degli Iron d’ordinanza. Sono di Ginevra, ma potrebbero venire tranquillamente dalla famigerata periferia di Trento. Insomma, non gli daresti un euro, se non avessi sentito il disco. Noi però l’avevamo sentito perché siamo dei pettinati e andiamo dove ci porta la Gayna. Non ci è servito a un cazzo, comunque: quando hanno attaccato ci hanno dato una pettinata che ha messo a dura prova i pochi peli che ci resta(va)no in testa.
Quaranta minuti di fuoco a volontà, ridotti al minimo indispensabili i momenti più lenti e via a tavoletta tra strobo che sparano in continuazione, un suono spesso così e urla belluine che tanto ci piacciono. Se non fossimo metallari di lungo corso ci saremmo spaventati a morte. Ci siamo limitati a metterci i tappi per darci un contegno davanti ai giuovani sbarbatelli presenti. Una volta spenti gli ampli e tornati al banchetto del merchandise, i Rorcal tornano ad essere i nerd metallozzi dall’aspetto un po’ sfigato che si prendono le infamate dai compagni del liceo: il potere di Satana ancora una volta ha fatto il miracolo. E noi i nostri 15 sacchi per il vinile glieli abbiamo dati volentieri e ci hanno anche regalato un cd. Tiè.
Visto che non stiamo più nelle mutande per la Gayna di domani con i Mombu e con gli Hungry like Rakovitz, per ingannare l'attesa che ci separa da una bottiglia di Braulio Riserva dal concerto - QUESTO concerto - ci siamo fatti preparare proprio dai nostri friends Hungry una compila di Metal sparato alla velocità della luce, tosta e veloce come l'amore di SoloMacello
03. Umoral - This Is Not The Darkness You Paid For
04. Boredoms - Bubblepop Shot
05. Vio-lence - Paraplegic
06. Despise You - glasgow relocation
07. Tormentor - Heaven
08. Craw - Cars
09. Hellchild - Voice From Faraway
10. Daughters - A Room Full of Hard-Ons and Nowhere to Sit Down
11. Iron Monkey - Bad Year
12. Nostromo -Selfish Blues
13. Impaled Northern Moonforest - Grim And Frostbitten Gay Bar
14. Crom - Zamora
15. Rorschach - Clenching
16. Gehenna (US) - No One Will Ever Miss You
17. Nidingr - Lokasenna
18. Apartment 213 - Wife Beater
19. Acme - Ordinary
20. Nihilist - Abnormally Deceased (demo)
21. Discordance Axis - Continuity
22. Blood Axis - The Hangman and the Papist
Se oggi non hai preso ancora le medicine o sei ignorante come il culo di un asino quiabbiamo
abbondantemente parlato degli Hungry e ti puoi ascoltare il loro nuovo
excellente disco che presenteranno domani. Quello che ancora non ti
abbiamo detto è arriveranno con il vinile (bianco mega figo) e la
maglietta che noi abbiamo graficato e Corpoc ha egregiamente stampato.
Và che pettineria
Il primo full length (intitolato BARATHRUM V.I.T.R.I.O.L.) del combo texano dall'astratto moniker che esce per la label francese Osmose è appena stato rilasciato in tutti i record shop dello Stivale e del Vecchio Continente. La grinta black metal degli Absu, che calcano le assi dello stage con una line-up sullo stile power-trio con lo skinsman e leader fondatore della band che va sotto lo stage name di Proscriptor McGovern impegnato anche a dividersi i vocals con il bassplayer Ezezu. Completa la formazione la sei corde di Vis Crom, impegnato a shreddare sul lato destro del palco.
L'attacco è di quelli al fulmicotone, con l'audience che si scatena in un moshpit infernale con le metal hornz che si alzano al cielo invocando l'Oscuro Signore.
Ciò che la band ci offre questa sera in quel di Bresso nell'accogliente cornice del Blue Rose Saloon è una setlist di altissimo livello, che trova in tracks come Night Fire Canonization, Swords And Leather, Highland Tyrant Attack e la conclusiva The Coming Of War i propri punti di forza.
Assolutamente convincente la prova a livello tecnico, con il drummer impegnato in pattern difficili e di grande impatto dinamico che switchano fra puro blastbeat black metal e assalto double bass più vicino alla loro vena thrash.
Imperdibili anche gli intermezzi fra una canzone e l'altra, momento in cui Proscriptor si diletta nella presentazione della song successiva con uno speech a metà fra growl e shriek: un altro momento di grande intensità.
Un bagno di pubblico, insomma, quello riservato in sede live al combo texano, che speriamo di rivedere al più presto sui nostri lidi.
Vi lasciamo con qualche immagine che rappresenta l'atmosfera intima ma sudata che si respirava ieri sera in quel di Bresso, grazie alle più recenti scoperte tecnologiche.
Oggi, signori e signori, parliamo degli Hungry Like Rakovitz, uno di quei gruppi del dioboia che ti aprono il culo talmente tanto che poi ci devi pagare l'imu.
Subito le cose importanti: il 2 marzo sono usciti con un disco nuovo dal sottile e sagace titolo The Cross is Not Enough.
Il momento dell'analisi tennica: gli Hungry Like
Rakovitz sono dei pettinati (a parte il cantante che purtroppo è
tricologicamente svantaggiato. ciao Crono tvb) perchè riescono a tirar schiaffoni grind
come se fossero i Napalm Death o i Brutal Truth ma sono persino più
bravi a scheggiare tutto con l'acidone di robaccia da pervertiti come
Deadguy e Kiss It Goodbye. Quella roba lì fluida, una specie di elastico
nero che tira e flette mentre sotto tutto quanto scorre incazzato come
Giuseppe quando ha scoperto della gravidanza.
La
cosa che ci arrazza di più però è quando li vedi che è chiaro che SI
STANNO INCAZZANDO: quando parton le palate in Putrefiction tu vedi
proprio l'occhio che si inietta di sangue. E' così che si fanno i dischi
che devon far male. Per finire, menzione d'onore al fatto che I'll Be
Back In Five Minutes With John Titor, senza un motivo preciso, ci
ricorda gli Human Remains.
A posto così. Disco del decennio/millennio.
Ascoltalo in mega anteprima planetaria, uno schiaffo vale più di mille parole.
Visto che infamare il Signore ci 'è sempre piaciuto e ci piacerà sempre' (cit.) e il disco è
una bomba nucleare, abbiamo deliberato che farli suonare era cosa
buona e giusta quindi, da geni della comunicazione quali siamo, con un'astutissima mossa di marketing abbiamo sottoposto gli Hungry al nostro pluripremiato, pluriingrassato e plurisudato Censimetal per pompare un po' i regaz visto che la settimana prossima faremo insieme una gran gayna.
1. Perchè il metal è il più importante genere musicale mai creato dall'uomo? Rubens:
il metal non è stato creato dall’uomo, ma da Satana in persona che lo
ha donato a uomini illuminati perché divulgassero il suo maligno verbo Enrico:
perchè è così potente che quando ascolti qualsiasi altra cosa che non è
metal ti sembra di sentire il suono della vagina che piange.
2. I 3 dischi metal che ti hanno portato a vendere la tua anima a Satana Rubens: Slayer "Decade of aggression", Darkthrone “Panzerfaust”, Converge “Jane Doe” Enrico: Burzum "Filosofem", Melvins "Lysol", Brutal Truth "Need to Control"
3. Qual è la maglietta metal più imbarazzante (e quindi la migliore) che hai mai comprato E indossato? Rubens:
mi imbarazzo ad aver comprato e pure indossato una maglia dei Guns...
ero giovane e stupido (non che adesso sia migliorato...) perdonatemi Enrico:
Indubbiamente la maglietta dei genialissimi Crom con logo in stile
Conan il barbaro (con tanto di spadone) sul fronte, sul retro ci sono
disegnati i componenti della band in versione viking con medio alzato e
scritta "SHOOT ARROWS - EAT PUSSY". Ogni commento è superfluo
4. Che tipo di influenza ha avuto il metal nei tuoi rapporti sentimentali? Rubens: rapporti sentimentali? Enrico: l'unico rapporto sentimentale che ho è con il metal stesso
5. Il posto più strano dove hai sentito un disco Metal? Rubens: nessun posto può essere strano se c’è un disco metal che gira, dove c’è metal c’è casa Enrico:
In coda per entrare ai musei vaticani, con il peggio grind in cuffia e
con sfoggio di magliettazza nera teschiata degli Integrity, passa di lì
un operatore ecologico completamente tatuato che alla vista della mia
t-shirt alza le corna al cielo (prontamente ricambiate) sotto lo sguardo
disturbato di suore e fedeli da tutto il mondo (fatto realmente
accaduto). E' stata una combinazione magica, nel posto sbagliato al
momento giusto o roba simile...
6. Qual è il concerto metal migliore al quale tu sia mai stato? Rubens: Slayer Enrico: Hungry Like Rakovitz al MIODI 2011...........
66. Cosa rispondevi a tua madre quando ti diceva "Cos'è sta merda che ascolti?" Rubens: è la musica del demonio, non puoi capire. E poi a me la merda piace Enrico: mamma, questa è la merda del diavolo e io non ne posso fare a meno
666. Qual è il modo migliore di bruciare/profanare una chiesa/moschea/sinagoga/cimitero? Rubens:
il modo migliore per bruciare un luogo sacro è con un bel po’ di gente
come combustibile, ci sarebbe un bel profumino di carne alla brace… Enrico:
Bruciare chiese resta la cosa migliore per diventare l'idolo dei tuoi
amichetti, però va detto che i norvegesi erano facilitati per via delle
chiese costruite interamente in legno, se fossero state cosi anche nel
resto d'europa gli anni novanta non sarebbero noti per il grunge, ma per
altro. Detto questo credo che il connubio cacca-luogo sacro sia sempre
di grande effetto.
666bis. Spala merda su chi vuoi. E' gratis. Rubens: Quanto spazio ho? Meglio lasciar stare, ci penserà il demonio a non aver pietà di loro Enrico: ...QUELLI DI SOLOMACELLO SONO DEI CHIERICHETTI !!!!
Mercoledi13 marzo i sovrani indiscussi del Metal hanno quindi deciso che si farà un gran bel bordello.
Per farti fischiare le orecchie e il culo, oltre agli Hungry, con una copula mefistofelica, suoneranno al Magnolia anche quelle ultrapatonze dei Mombu che presenteranno il loro nuovo eccezzzzzionale disco Niger.
Combattiamo fianco a fianco di Nicola Manzan alias Bologna Violenta
circa dal 1995, quando la piaga del Nu Metal cercò di impossessarsi di
tutti noi.
Fortunatamente abbiamo le nostre priorità molto chiare.
Ed è con grande orgoglio, e con un bagaglio di Gayna
incomparabile che presentiamo la prima intervista in assoluto che
l'Egregio Musicista ha voluto concedere sul suo progetto THE SOUND OF...
Ma prima di tutto.
Che cazzo è THE SOUND OF...?
THE SOUND OF... è un esperimento guidato dai fumi della droga e della libidine per il far macello
THE SOUND OF... è una passatempo dannoso (quindi bene)
THE SOUND OF... è l'idea semplice che si ingrossa a dismisura fino a
diventare la più grossa pettineria della musica noise da questa parte
di Merzbow/KK Null/Masonna (puttana)
THE SOUND OF... si basa
sulla semplice e distruttiva idea di sovrapporre barbaramente tutti gli
album della discografia di un gruppo/artista e vedere che megabordello
ne vien fuori (Spoiler: ne rimarrete stupiti, anzi instupiditi).
THE SOUND OF... comincia coi quattro gruppi più metal della storia: BATHORY, PANTERA, CARCASS e DEATH.
THE SOUND OF... rispecchia nelle copertane il concziept della musica:
sovrapponendo gli artwork, effettivamente, viene una figata del dio
boya: guardane un po qui sotto.
Potete ora ascoltare l'intervista cliccando qui sotto.
L'intervista è da ritenersi esclusiva in quanto un'idea del cazzo di questo tipo non è mai venuta a nessuno (per fortuna).
Roba che i microchip dei Grillonzi sono plausibili in confronto