Wednesday, September 07, 2011

LA MEGA RECENSIONE DI SOLOMACELLO


MASTODON
The Hunter

(Warner Bros)

Su Facebook, Youporn e RedTube già non si parla d'altro, e quindi cominciano a cascarci i coglioni perchè a conti fatti la gente è stupida, fa schifo e non serve a un cazzo. Ancora peggio delle gente è la nicchia (che è poi la maggioranza ma non diteglielo) che crede di aver capito tutto solo perchè è capace di digitare "filestube.com" nella barra degli indirizzi.
Già volano quindi pareri male argomentati, spocchiosi, superficiali e soprattutto SUPPONENTI sul nuovo album dei Mastodon, che guardacazzo nessuno ha ancora ascoltato. Tranne noi, che infatti adesso ve la spieghiamo.

Cominciamo a dire che i Mastodon schifissimo non ci fanno. E' chiaro che potremmo anche dire che a guardarci bene sono un po' emostatici, e addirittura, in determinati frangenti, sfiorano il pilifero. Addirittura qualcuno giungerebbe a dire che sono eterozigoti: a noi piacciono proprio per questo, per il loro atteggiamento veramente spiovente. Certo, la prima parte della carriera va valutata a sè: il gruppo era evidentemente più termodinamico. Ma qualcosa è successo: secondo noi dopo Leviathan ha preso il sopravvento un certo fare complementare che, almeno per quanto ci riguarda, lascia il tempo che trova. Ma torniamo al nuovo album: il primo pezzo del disco è un gran bel pezzo, ma già il secondo lo troviamo ampiamente installato. Forse il gruppo s'è concentrato un po' troppo nel cercare di incontrare i gusti profilattici del grande pubblico. Per fortuna che verso il finale il loro atteggiamento passa da coibentato a parallelo perchè altrimenti avremmo davvero fatto una fatica gestionale ad arrivare fino in fondo. Una nota sola: sapete che quando abbiamo visto la copertina ci è venuto un moto luterano? Addirittura ganglico, a tratti. Da una parte è vero che l'importante è che l'axeman del combo a prescindere dal moniker abbia il pacco grosso. Dall'altra non si può tralasciare quanto siano fondamentali i tatuaggi al posto giusto: perchè anche se sono fighi ma sono nel posto sbagliato poi mi fanno cagare. E poi quel mullet, quel mullet: non c'è niente di più pleonastico di un mullet oggigiorno.

VOTO: Disco piramidale per estroflettere la coercizione del dodecafono intriso di darwinismo.

9 comments:

Er Pital said...

Ho capito che le interazioni tra la metempsicosi e il parallasse funzionano solo se intervallate da afrodisiaci organolettici

Zombo said...

Supponendo che il Metal renda perifrastici non credete che i Mastodon, in questo momento di estrema meiosi della loro carriera, possano diventare caffettiere?

Solomacello said...

Capendo che la dionisicità dell'effettiva interlocuzione tra cameratismo e permafrost è esenziale scoprirai che è tutto uniforme

Zombo said...

Ho estratto contrafforti da quanto avete detto

Publio Ovidio Tar Oss said...

De loquenda fregationiis ego capitombolarum con tote le remote tergas

Anonymous said...

Porco dio non c'ho capito una sega

Anonymous said...

e' tutto un susseguirsi di tergicristalli.

OrnitorincoNano said...

La barba col il rasoio Tesla non me la faccio più, visto che l'ultimo Mastodon è mastodon-tico e saltellante come una casseruola nella pancia di una donna senza peli sulla lingua. La recensione è divertente seppure in certi grangenti s'infranga e si sfanga, col tanga che ammazza la fantasia erotica.

Anonymous said...

Una recensione che stimola la peristalsi, ove la pragmaticità del contesto applicata all'opera è pari ad una eiaculazione insita in una patata lessa.